Fino al 25 settembre 2022, il Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo (BS) ospita due reportage di Uliano Lucas che testimoniano il suo sguardo “dentro il lavoro”.
Considerando la fotografia come strumento di indagine sociale, il celebre fotoreporter ha raccontato per quasi cinquant’anni le realtà del lavoro, in Italia e all’estero. Quello del lavoro era, infatti, un aspetto fondamentale per comprendere un Paese, la sua economia, la sua cultura, il grado della sua civiltà.
Due, quindi, i reportage in mostra: quello realizzato nel 1980 all’interno dell’Ilva di Taranto (al tempo Italsider) e quello del 2019 sull’industria Iseo Serrature.
Nel 1980 il fotografo entra nell’acciaieria dell’Ilva su invito del consiglio di fabbrica FLM. I suoi scatti, che in parte richiamano quelli di Margaret Bourke-White, Eugene Smith, Bill Brandt, se ne discostano per il fatto che Lucas preferisce mettere al centro del racconto l’uomo, più che l’industria.
Facendo così emergere tutte le contraddizioni tra il tema dello sviluppo industriale e quello delle condizioni di vita e della tutela della salute del lavoratore, quanto mai attuale.
Il reportage su Iseo Serrature nasce in occasione dei cinquant’anni dalla fondazione dell’azienda, realtà leader nella produzione di serrature. Sono passati molti anni dal reportage dedicato all’Ilva, ma lo sguardo di Uliano Lucas torna a concentrarsi sulla competenza, la fatica dell’uomo al lavoro.
Soffermandosi soprattutto sui gesti esperti delle maestranze, sui volti assorti, e testimoniando l’impegno quotidiano dei lavoratori.
“Nelle sue fotografie non c’è mai l’uomo-robot schiavo della macchina, né la rappresentazione retorica della massa indistinta dei lavoratori. Ci sono gli individui con la loro storia che chiedono una cultura del lavoro attenta ai loro diritti, alla loro vita, alla loro dignità”.
Info
La mostra, ospitata alla sede musil di Cedegolo, è organizzata da Fondazione ISEC Sesto San Giovanni e musil Brescia nell’ambito del progetto “Matrice Lavoro Lombardia”, finanziato da Regione Lombardia attraverso il bando “PIC – Piani Integrati per la Cultura”.