Fotografa UNICEF Italia e fondatrice dell’associazione culturale “PACHAMAMA”
Fotografa e videomaker. Si occupa di diritti umani e ambientali. Ha lavorato in Palestina, Ucraina, Pakistan, nei Balcani e in diverse città italiane ed europee.
Nata a Valparaiso del Cile, da una famiglia di migranti italiani. Laureata in Filosofia del linguaggio a Roma, parallelamente ai suoi studi lavora nel cinema come ritrattista.
Nel 2023 fonda l’associazione culturale “PACHAMAMA”. Tramite il progetto BIS- Biennale Itinerante del Sociale si occupa di divulgare i diritti umani e tutela ambientale tramite mostre fotografiche collettive, cinema all’aperto e seminari.
Lavora principalmente per istituzioni, ONG ed enti del Terzo settore.
Fotografa UNICEF Italia
Mostre fotografiche e proiezioni docufilm:
– Galleria Ph21, Budapest, 2023
– MO.CA Centro per le Nuove Culture, Brescia 2023
– Glam Gallos Palace, Praga, 2023
– Centro Culturale SMACC – San Marcellino Arte Cultura Creatività, Genova, 2023
– Palazzo Ducale, Genova, 2023
– Mia Fair, Milano, 2023
– Museo di Scienze Naturali, Milano, 2023
– Museo dei Brettii e degli Enotri, Cosenza, 2023
Premi;
ND AWARDS, Honorable mention, Category documentary, 2023; Inhuman for humans
Monovisions Photography Awards Honorable mention ,
Category People, 2023; Sit-Down Babies
Selezionata dall’UNESCO nell’ambito del concorso Onewater, 2023; Inhuman for humans
Vincitrice categoria “My Planet” Andrei Stenin International Press Photo Contest con il patrocinio di ЮНЕСКО UNESCO Russia
Redattrice Dinamopress.
INHUMAN FOR HUMANS
Selezionata dall’UNESCO nell’ambito del concorso Onewater, 2023; Inhuman for humans
In Pakistan le emergenze sono molte, come lo sono i bambini e le bambine. Questi giovani, innocenti e allo stesso tempo ignari, vivono in un contesto segnato dalla povertà, navigando tra motorini fumanti, binari ferroviari e laghi inquinati con la stessa abilità dei gatti randagi. In un ambiente dove la sopravvivenza è una lotta quotidiana, i bambini vengono istruiti a spaccare pietre e riparare motorini prima ancora di imparare l’alfabeto, con la loro maturità misurata dal peso dell’immondizia che riescono a trasportare. Il Primo Ministro Shehbaz Sharif ha dichiarato nell’agosto 2023 che il Pakistan ha un tasso di crescita annuale della popolazione del 2,5%, rendendolo uno dei paesi con una delle più alte crescite demografiche al mondo. Questo aumento demografico senza controllo peggiora ulteriormente le già critiche sfide socio-politiche. L’ecosistema pakistano è sotto pressione a causa della sovrappopolazione e della scarsità di risorse, creando un ambiente ostile dove la lotta per la sopravvivenza si intreccia con la lotta per l’opportunità. La povertà stringe il paese senza concedere vie di fuga, mentre l’aria pesante di smog e il terreno ricoperto di sporcizia contribuiscono a un’atmosfera infernale. La distinzione tra paesi ricchi e poveri si riflette anche nell’accesso alla salute, con oltre 13 milioni di bambini sotto i 5 anni che muoiono ogni anno a causa di malattie evitabili o curabili. In Pakistan, le malattie come il tifo, la malaria e la lebbra ancora mietono vittime, mentre il sistema sanitario carente mette a rischio soprattutto le fasce più povere della popolazione. Queste sfide ambientali non sono circoscritte al Pakistan ma sono parte di una crisi globale che richiede una risposta coordinata a livello internazionale. Fenomeni climatici estremi e inquinamento non conoscono confini nazionali, rendendo necessaria un’azione globale per affrontare le sfide che affliggono il paese e il mondo intero.